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20 Settembre, 2025

Caparra e Deposito Cauzionale

Diritti e doveri dell’affitto

Sebbene vengano spesso utilizzati come sinonimi, caparra e deposito cauzionale sono due istituti giuridici ben distinti, con funzioni e regole differenti.

La caparra, o più precisamente "caparra confirmatoria", è una somma di denaro che viene versata al momento della firma di un contratto preliminare per confermare l'impegno a stipulare il contratto definitivo.

Caratteristiche principali della caparra

Nel mercato degli affitti, la caparra viene talvolta richiesta in fase di trattativa, prima della firma del contratto definitivo, per "bloccare" l'immobile mentre si preparano i documenti necessari.

È regolata dall'articolo 1386 del Codice Civile

Viene versata prima della stipula del contratto definitivo

Conferma l'impegno a procedere con il contratto

In caso di inadempimento, può essere trattenuta o restituita in misura doppia

Cosa succede alla caparra dopo la firma del contratto?

La destinazione della caparra dovrebbe essere chiaramente specificata nell'accordo preliminare. Una volta firmato il contratto di locazione, la caparra può essere:

Convertita in deposito cauzionale

Utilizzata come pagamento del primo mese di affitto

Restituita all'inquilino, che verserà separatamente il deposito cauzionale

Cosa cuccede se non si procede con il contratto?

Le seguenti opzioni non si applicano solo se la caparra è stata formalmente definita come "confirmatoria" nell'accordo preliminare.

Se rinuncia l'inquilino

Il proprietario può trattenere la caparra come risarcimento

Se rinuncia il proprietario

Deve restituire il doppio della caparra all'inquilino

Il deposito cauzionale (spesso semplicemente “cauzione”), invece, è una somma di denaro versata dall'inquilino al proprietario come garanzia per eventuali danni all'immobile o mancati pagamenti durante il periodo di locazione.

A quanto può ammontare?

La legge stabilisce che il deposito cauzionale non può superare tre mensilità del canone di locazione. Ad esempio, se l'affitto mensile è di €600, il deposito cauzionale massimo sarà di €1.800. Nella pratica, l'importo più comune è di due o tre mensilità, ma può essere inferiore in base agli accordi tra le parti.

È obbligatorio per legge?

No, il deposito cauzionale non è obbligatorio per legge. Tuttavia, è una pratica molto diffusa e accettata, che tutela il proprietario da eventuali danni o insolvenze.

In alcuni casi, specialmente per affitti di breve durata o quando l'inquilino offre altre forme di garanzia (come fideiussioni bancarie), il proprietario potrebbe rinunciare al deposito cauzionale.

Gli interessi sul deposito cauzionale

Il deposito cauzionale deve fruttare interessi legali a favore dell'inquilino.

Un aspetto spesso trascurato: il deposito cauzionale deve fruttare interessi legali a favore dell'inquilino. Questi interessi devono essere corrisposti al termine di ogni anno di locazione.

Secondo la legge, il tasso di interesse da applicare è quello legale, che viene aggiornato annualmente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Per il 2025, il tasso di interesse legale è del [X]%.

Esempio di calcolo degli interessi:

•Deposito cauzionale: €1.800

•Tasso di interesse legale: 3%

•Interessi annuali: €1.800 × 3% = €54

Questi interessi possono essere corrisposti annualmente o, più comunemente, al termine del contratto insieme alla restituzione del deposito.

Esempio di calcolo degli interessi

•Deposito cauzionale: €1.800

•Tasso di interesse legale: 3%

•Interessi annuali: €1.800 × 3% = €54

QUANDO e SE deve essere restituita?

Il deposito cauzionale deve essere restituito al termine del contratto di locazione, dopo che l'inquilino ha riconsegnato l'immobile e il proprietario ha verificato che non ci siano danni o canoni non pagati. La legge non specifica un termine preciso per la restituzione, ma la giurisprudenza ha stabilito che deve avvenire in tempi ragionevoli, generalmente entro 30-60 giorni dalla riconsegna dell'immobile.

 

Il proprietario può trattenere dal deposito cauzionale le somme necessarie per:

Riparazione danni

Riparare danni causati dall'inquilino (oltre la normale usura)

Mancati pagamenti

Coprire canoni di affitto non pagati

Spese varie

Saldare spese condominiali o utenze non pagate, se a carico dell'inquilino

Serve dimostrare tutto

È importante sottolineare che il proprietario deve dimostrare l'esistenza e l'entità dei danni o delle somme non pagate, preferibilmente con preventivi, fatture o altri documenti.

Come tutelarsi: il verbale di consegna e riconsegna

Per evitare controversie sulla restituzione del deposito cauzionale, è fondamentale documentare lo stato dell'immobile sia all'inizio che alla fine del contratto.

All’inizio del contratto

  • Redigere un dettagliato verbale di consegna
  • Fotografare ogni stanza e gli eventuali danni preesistenti
  • Annotare le letture dei contatori delle utenze

Alla fine del contratto

  • Redigere un verbale di riconsegna
  • Fotografare nuovamente l'immobile
  • Verificare insieme le letture dei contatori
  • Concordare eventuali detrazioni dal deposito

Cosa fare in caso di mancata restituzione?

È importante conservare tutte le comunicazioni e i documenti relativi all'affitto, incluse le ricevute dei pagamenti e il contratto originale. Se il proprietario non restituisce il deposito cauzionale entro un tempo ragionevole e senza giustificato motivo, l'inquilino può:

Inviare una raccomandata A/R o PEC che richieda la restituzione entro un termine specifico (es. 15 giorni)

Rivolgersi a un organismo di mediazione per tentare una risoluzione amichevole

Procedere per vie legali in ultima istanza per ottenere la restituzione

Gli inquilini che stai cercando sono su Hoomie

Vogliamo aiutare i proprietari a trovare le persone giuste a cui affittare il proprio immobile, riducendo i costi e semplificando il processo

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Conclusioni

Caparra e deposito cauzionale sono strumenti importanti nel rapporto di locazione, che tutelano sia il proprietario che l'inquilino. Conoscerne le differenze, i limiti e le regole di restituzione è fondamentale per evitare controversie e garantire un rapporto di affitto sereno e corretto. Ricorda che la trasparenza e la documentazione sono le migliori alleate di entrambe le parti: un verbale dettagliato di consegna e riconsegna, accompagnato da fotografie, può prevenire molti problemi al termine del contratto. Hoomie è qui per semplificare questi aspetti dell'affitto, offrendo strumenti e supporto per gestire in modo trasparente e sicuro sia il deposito cauzionale che tutte le altre questioni economiche legate alla locazione.

Fonti citate

Idealista, "Differenza tra caparra e cauzione: cosa sapere prima di affittare", www.idealista.it

Altalex, "Deposito cauzionale: la guida completa", www.altalex.com

ZappyRent, "Deposito Cauzionale e Caparra: Differenze e Utilizzi Essenziali", www.zappyrent.com

HousingAnywhere, "Caparra di affitto: guida al deposito cauzionale", housinganywhere.com

Finsenas, "Qual è la differenza tra deposito cauzionale e caparra?", www.finsenas.com

Gruppo Più, "Interessi sul Deposito Cauzionale d'Affitto: quando spettano e come calcolarli", www.gruppo-piu.it

Studio Legale Ariello, "Caparra nell'affitto: come funziona e quando va restituita", www.studiolegaleariello.it

Codice Civile, Articolo 1386 - Caparra confirmatoria

Legge 392/1978, Articolo 11 - Deposito cauzionale

Hoomie S.r.l. – Sede legale: Via Pier Carlo Boggio 41, Cuneo (CN) | P.IVA / C.F.: 04175400045 | Cap. Soc. € 10.000 i.v.

Email: info@hoomie.it

 

© 2025 Hoomie – Tutti i diritti riservati

20 Settembre, 2025

Caparra e Deposito Cauzionale

Diritti e doveri dell’affitto

Sebbene vengano spesso utilizzati come sinonimi, caparra e deposito cauzionale sono due istituti giuridici ben distinti, con funzioni e regole differenti.

La caparra, o più precisamente "caparra confirmatoria", è una somma di denaro che viene versata al momento della firma di un contratto preliminare per confermare l'impegno a stipulare il contratto definitivo.

Caratteristiche principali della caparra

Nel mercato degli affitti, la caparra viene talvolta richiesta in fase di trattativa, prima della firma del contratto definitivo, per "bloccare" l'immobile mentre si preparano i documenti necessari.

È regolata dall'articolo 1386 del Codice Civile

Viene versata prima della stipula del contratto definitivo

Conferma l'impegno a procedere con il contratto

In caso di inadempimento, può essere trattenuta o restituita in misura doppia

Cosa succede alla caparra dopo la firma del contratto?

La destinazione della caparra dovrebbe essere chiaramente specificata nell'accordo preliminare. Una volta firmato il contratto di locazione, la caparra può essere:

Convertita in deposito cauzionale

Utilizzata come pagamento del primo mese di affitto

Restituita all'inquilino, che verserà separatamente il deposito cauzionale

Cosa cuccede se non si procede con il contratto?

Le seguenti opzioni non si applicano solo se la caparra è stata formalmente definita come "confirmatoria" nell'accordo preliminare.

Se rinuncia l'inquilino

Il proprietario può trattenere la caparra come risarcimento

Se rinuncia il proprietario

Deve restituire il doppio della caparra all'inquilino

Il deposito cauzionale (spesso semplicemente “cauzione”), invece, è una somma di denaro versata dall'inquilino al proprietario come garanzia per eventuali danni all'immobile o mancati pagamenti durante il periodo di locazione.

A quanto può ammontare?

La legge stabilisce che il deposito cauzionale non può superare tre mensilità del canone di locazione. Ad esempio, se l'affitto mensile è di €600, il deposito cauzionale massimo sarà di €1.800. Nella pratica, l'importo più comune è di due o tre mensilità, ma può essere inferiore in base agli accordi tra le parti.

È obbligatorio per legge?

No, il deposito cauzionale non è obbligatorio per legge. Tuttavia, è una pratica molto diffusa e accettata, che tutela il proprietario da eventuali danni o insolvenze.

In alcuni casi, specialmente per affitti di breve durata o quando l'inquilino offre altre forme di garanzia (come fideiussioni bancarie), il proprietario potrebbe rinunciare al deposito cauzionale.

Gli interessi sul deposito cauzionale

Il deposito cauzionale deve fruttare interessi legali a favore dell'inquilino.

Un aspetto spesso trascurato: il deposito cauzionale deve fruttare interessi legali a favore dell'inquilino. Questi interessi devono essere corrisposti al termine di ogni anno di locazione.

Secondo la legge, il tasso di interesse da applicare è quello legale, che viene aggiornato annualmente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Per il 2025, il tasso di interesse legale è del [X]%.

Esempio di calcolo degli interessi:

•Deposito cauzionale: €1.800

•Tasso di interesse legale: 3%

•Interessi annuali: €1.800 × 3% = €54

Questi interessi possono essere corrisposti annualmente o, più comunemente, al termine del contratto insieme alla restituzione del deposito.

Esempio di calcolo degli interessi

•Deposito cauzionale: €1.800

•Tasso di interesse legale: 3%

•Interessi annuali: €1.800 × 3% = €54

QUANDO e SE deve essere restituita?

Il deposito cauzionale deve essere restituito al termine del contratto di locazione, dopo che l'inquilino ha riconsegnato l'immobile e il proprietario ha verificato che non ci siano danni o canoni non pagati. La legge non specifica un termine preciso per la restituzione, ma la giurisprudenza ha stabilito che deve avvenire in tempi ragionevoli, generalmente entro 30-60 giorni dalla riconsegna dell'immobile.

 

Il proprietario può trattenere dal deposito cauzionale le somme necessarie per:

Riparazione danni

Riparare danni causati dall'inquilino (oltre la normale usura)

Mancati pagamenti

Coprire canoni di affitto non pagati

Spese varie

Saldare spese condominiali o utenze non pagate, se a carico dell'inquilino

Serve dimostrare tutto

È importante sottolineare che il proprietario deve dimostrare l'esistenza e l'entità dei danni o delle somme non pagate, preferibilmente con preventivi, fatture o altri documenti.

Come tutelarsi: il verbale di consegna e riconsegna

Per evitare controversie sulla restituzione del deposito cauzionale, è fondamentale documentare lo stato dell'immobile sia all'inizio che alla fine del contratto.

All’inizio del contratto

  • Redigere un dettagliato verbale di consegna
  • Fotografare ogni stanza e gli eventuali danni preesistenti
  • Annotare le letture dei contatori delle utenze

Alla fine del contratto

  • Redigere un verbale di riconsegna
  • Fotografare nuovamente l'immobile
  • Verificare insieme le letture dei contatori
  • Concordare eventuali detrazioni dal deposito

Cosa fare in caso di mancata restituzione?

È importante conservare tutte le comunicazioni e i documenti relativi all'affitto, incluse le ricevute dei pagamenti e il contratto originale. Se il proprietario non restituisce il deposito cauzionale entro un tempo ragionevole e senza giustificato motivo, l'inquilino può:

Inviare una raccomandata A/R o PEC che richieda la restituzione entro un termine specifico (es. 15 giorni)

Rivolgersi a un organismo di mediazione per tentare una risoluzione amichevole

Procedere per vie legali in ultima istanza per ottenere la restituzione

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Conclusioni

Caparra e deposito cauzionale sono strumenti importanti nel rapporto di locazione, che tutelano sia il proprietario che l'inquilino. Conoscerne le differenze, i limiti e le regole di restituzione è fondamentale per evitare controversie e garantire un rapporto di affitto sereno e corretto. Ricorda che la trasparenza e la documentazione sono le migliori alleate di entrambe le parti: un verbale dettagliato di consegna e riconsegna, accompagnato da fotografie, può prevenire molti problemi al termine del contratto. Hoomie è qui per semplificare questi aspetti dell'affitto, offrendo strumenti e supporto per gestire in modo trasparente e sicuro sia il deposito cauzionale che tutte le altre questioni economiche legate alla locazione.

Fonti citate

Idealista, "Differenza tra caparra e cauzione: cosa sapere prima di affittare", www.idealista.it

Altalex, "Deposito cauzionale: la guida completa", www.altalex.com

ZappyRent, "Deposito Cauzionale e Caparra: Differenze e Utilizzi Essenziali", www.zappyrent.com

HousingAnywhere, "Caparra di affitto: guida al deposito cauzionale", housinganywhere.com

Finsenas, "Qual è la differenza tra deposito cauzionale e caparra?", www.finsenas.com

Gruppo Più, "Interessi sul Deposito Cauzionale d'Affitto: quando spettano e come calcolarli", www.gruppo-piu.it

Studio Legale Ariello, "Caparra nell'affitto: come funziona e quando va restituita", www.studiolegaleariello.it

Codice Civile, Articolo 1386 - Caparra confirmatoria

Legge 392/1978, Articolo 11 - Deposito cauzionale

Hoomie S.r.l. – Sede legale: Via Pier Carlo Boggio 41, Cuneo (CN) | P.IVA / C.F.: 04175400045 | Cap. Soc. € 10.000 i.v.

Email: info@hoomie.it

 

© 2025 Hoomie – Tutti i diritti riservati

20 Settembre, 2025

Caparra e Deposito Cauzionale

Diritti e doveri dell’affitto

Sebbene vengano spesso utilizzati come sinonimi, caparra e deposito cauzionale sono due istituti giuridici ben distinti, con funzioni e regole differenti.

La caparra, o più precisamente "caparra confirmatoria", è una somma di denaro che viene versata al momento della firma di un contratto preliminare per confermare l'impegno a stipulare il contratto definitivo.

Caratteristiche principali della caparra

Nel mercato degli affitti, la caparra viene talvolta richiesta in fase di trattativa, prima della firma del contratto definitivo, per "bloccare" l'immobile mentre si preparano i documenti necessari.

È regolata dall'articolo 1386 del Codice Civile

Viene versata prima della stipula del contratto definitivo

Conferma l'impegno a procedere con il contratto

In caso di inadempimento, può essere trattenuta o restituita in misura doppia

Cosa succede alla caparra dopo la firma del contratto?

La destinazione della caparra dovrebbe essere chiaramente specificata nell'accordo preliminare. Una volta firmato il contratto di locazione, la caparra può essere:

Convertita in deposito cauzionale

Utilizzata come pagamento del primo mese di affitto

Restituita all'inquilino, che verserà separatamente il deposito cauzionale

Cosa cuccede se non si procede con il contratto?

Le seguenti opzioni non si applicano solo se la caparra è stata formalmente definita come "confirmatoria" nell'accordo preliminare.

Se rinuncia l'inquilino

Il proprietario può trattenere la caparra come risarcimento

Se rinuncia il proprietario

Deve restituire il doppio della caparra all'inquilino

Il deposito cauzionale (spesso semplicemente “cauzione”), invece, è una somma di denaro versata dall'inquilino al proprietario come garanzia per eventuali danni all'immobile o mancati pagamenti durante il periodo di locazione.

A quanto può ammontare?

La legge stabilisce che il deposito cauzionale non può superare tre mensilità del canone di locazione. Ad esempio, se l'affitto mensile è di €600, il deposito cauzionale massimo sarà di €1.800. Nella pratica, l'importo più comune è di due o tre mensilità, ma può essere inferiore in base agli accordi tra le parti.

È obbligatorio per legge?

No, il deposito cauzionale non è obbligatorio per legge. Tuttavia, è una pratica molto diffusa e accettata, che tutela il proprietario da eventuali danni o insolvenze.

In alcuni casi, specialmente per affitti di breve durata o quando l'inquilino offre altre forme di garanzia (come fideiussioni bancarie), il proprietario potrebbe rinunciare al deposito cauzionale.

Gli interessi sul deposito cauzionale

Il deposito cauzionale deve fruttare interessi legali a favore dell'inquilino.

Questi interessi devono essere corrisposti al termine di ogni anno di locazione.

Secondo la legge, il tasso di interesse da applicare è quello legale, che viene aggiornato annualmente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Questi interessi possono essere corrisposti annualmente o, più comunemente, al termine del contratto insieme alla restituzione del deposito.

Esempio di calcolo degli interessi

•Deposito cauzionale: €1.800

•Tasso di interesse legale: 3%

•Interessi annuali: €1.800 × 3% = €54

QUANDO e SE deve essere restituita?

Il deposito cauzionale deve essere restituito al termine del contratto di locazione, dopo che l'inquilino ha riconsegnato l'immobile e il proprietario ha verificato che non ci siano danni o canoni non pagati. La legge non specifica un termine preciso per la restituzione, ma la giurisprudenza ha stabilito che deve avvenire in tempi ragionevoli, generalmente entro 30-60 giorni dalla riconsegna dell'immobile.

 

Il proprietario può trattenere dal deposito cauzionale le somme necessarie per:

Riparazione danni

Riparare danni causati dall'inquilino (oltre la normale usura)

Mancati pagamenti

Coprire canoni di affitto non pagati

Spese varie

Saldare spese condominiali o utenze non pagate, se a carico dell'inquilino

Serve dimostrare tutto

È importante sottolineare che il proprietario deve dimostrare l'esistenza e l'entità dei danni o delle somme non pagate, preferibilmente con preventivi, fatture o altri documenti.

Come tutelarsi: il verbale di consegna e riconsegna

Per evitare controversie sulla restituzione del deposito cauzionale, è fondamentale documentare lo stato dell'immobile sia all'inizio che alla fine del contratto.

All’inizio del contratto

  • Redigere un dettagliato verbale di consegna
  • Fotografare ogni stanza e gli eventuali danni preesistenti
  • Annotare le letture dei contatori delle utenze

Alla fine del contratto

  • Redigere un verbale di riconsegna
  • Fotografare nuovamente l'immobile
  • Verificare insieme le letture dei contatori
  • Concordare eventuali detrazioni dal deposito

Cosa fare in caso di mancata restituzione?

È importante conservare tutte le comunicazioni e i documenti relativi all'affitto, incluse le ricevute dei pagamenti e il contratto originale. Se il proprietario non restituisce il deposito cauzionale entro un tempo ragionevole e senza giustificato motivo, l'inquilino può:

Inviare una raccomandata A/R o PEC che richieda la restituzione entro un termine specifico (es. 15 giorni)

Rivolgersi a un organismo di mediazione per tentare una risoluzione amichevole

In ultima istanza, procedere per vie legali per ottenere la restituzione

Gli inquilini che stai cercando sono su Hoomie

Vogliamo aiutare i proprietari a trovare le persone giuste a cui affittare il proprio immobile, riducendo i costi e semplificando il processo

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Conclusioni

Caparra e deposito cauzionale sono strumenti importanti nel rapporto di locazione, che tutelano sia il proprietario che l'inquilino. Conoscerne le differenze, i limiti e le regole di restituzione è fondamentale per evitare controversie e garantire un rapporto di affitto sereno e corretto. Ricorda che la trasparenza e la documentazione sono le migliori alleate di entrambe le parti: un verbale dettagliato di consegna e riconsegna, accompagnato da fotografie, può prevenire molti problemi al termine del contratto. Hoomie è qui per semplificare questi aspetti dell'affitto, offrendo strumenti e supporto per gestire in modo trasparente e sicuro sia il deposito cauzionale che tutte le altre questioni economiche legate alla locazione.

Fonti citate

Idealista, "Differenza tra caparra e cauzione: cosa sapere prima di affittare", www.idealista.it

Altalex, "Deposito cauzionale: la guida completa", www.altalex.com

ZappyRent, "Deposito Cauzionale e Caparra: Differenze e Utilizzi Essenziali", www.zappyrent.com

HousingAnywhere, "Caparra di affitto: guida al deposito cauzionale", housinganywhere.com

Finsenas, "Qual è la differenza tra deposito cauzionale e caparra?", www.finsenas.com

Gruppo Più, "Interessi sul Deposito Cauzionale d'Affitto: quando spettano e come calcolarli", www.gruppo-piu.it

Studio Legale Ariello, "Caparra nell'affitto: come funziona e quando va restituita", www.studiolegaleariello.it

Codice Civile, Articolo 1386 - Caparra confirmatoria

Legge 392/1978, Articolo 11 - Deposito cauzionale

Hoomie S.r.l. – Sede legale: Via Pier Carlo Boggio 41, Cuneo (CN) | P.IVA / C.F.: 04175400045 | Cap. Soc. € 10.000 i.v.

Email: info@hoomie.it

 

© 2025 Hoomie – Tutti i diritti riservati